Storia di Savigno


Savigno (località del Comune di Valsamoggia), a 30 kilometri da Bologna, è il capoluogo di un vasto territorio dell'Appenino Bolognese occidentale. E' una località che offre al visitatore un panorama armonioso di colline, valli, boschi e torrenti: un territorio ricco di sentieri adatti al trekking e al cicloturismo, ma anche ad escursioni storico-culturali. 


Il territorio di questa valle è infatti una continua sorpresa, con le sue pievi, gli oratori, le case-torri (abitazioni fortificate sorte attorno al '400) e gli antichi mulini ad acqua.


Savigno rappresenta una tappa obbligata per gli appassionati della buona cucina e dei prodotti di qualità.


Con i suoi molti tartufini e i loro fedeli cani da cerca, è considerata la "Capitale regionale del Tartufo Bianco Pregiato dei Colli Bolognesi", ed è inserita nei circuito nazionale "Città del Tartufo". Numerosi sono i ristoranti che propongono il prezioso tubero nelle sue infinite versioni culinarie ed i negozi che lo vendono, ma il vero momento di valorizzazione avviene nei primi tre fine settimana di Novembre , in occasione della "Sagra nazionale del tartufo bianco pregiato di Savigno e dei Colli Bolognesi".


I prodotti del territorio hanno inoltre una straordinaria vetrina nel "Mercato delle cose buone" ( ogni seconda Domenica del mese da Marzo a Dicembre), che permette l'incontro tra i produttori agricoli del territorio e i consumatori, e che si svolge in contemporanea al "Mercato del vecchio e dell'antico".


Savigno si veste a festa durante la festa della "Regina del Maggio" e le "Festività Settembrine" che culminano con l' Antica Fiera di San Matteo


(Fonte Iat)

Borghi, case e mulini


- Mulino del Notaro

- Molino del Dottore

- Mulino del Cozzo di Sotto

- Mulino del Segaticcio

- Borghetto Serra e Casa “Il Rio” di Rodiano

- Nucleo di Venola e “Rovine”


Chiese, oratori e abbazie


- Chiesa di San Biagio (San Biagio)

- San Cristoforo di Vedegheto

- Pieve di San Giorgio Samoggia (San Giorgio Samoggia)

- Chiesa-Oratorio di San Matteo (Savigno centro)

- Chiesa di San Prospero (San Prospero)

- Chiesa di Santa Croce (Santa Croce)

- Chiesa di Santa Maria Assunta di Merlano (Merlano)

- Chiesa Santissimo Salvatore di Rodiano (Rodiano)

- Santuario della Beata Vergine del pruno (San Giorgio Samoggia)

- Santuario della Beata Vergine di Croce Martina (Rodiano)

- Santuario della Beata Vergine della Villa di Samoggia


(Fonte Iat)

Percorsi  Trekking  Valsamoggia


ANELLO DI SAN PROSPERO


Lunghezza: 12 kilometri


Dislivello massimo: 400 metri


Partenza: Ponte Mario (Savigno)


 

 


Lasciate le auto si segue per circa 4 chilometri e mezzo via Gardellina, strada senza asfalto e senza traffico che sale in mezzo a una natura quasi integra, tra prati di boschi e querce. Al bivio con via Merlano si devia a destra e dopo circa un chilometro si arriva alla Croce delle Pradole, monumento ai caduti della seconda guerra mondiale.

Bortolani: per un tratto di circa 2 km si percorre la strada provinciale 69 prima di immetterci in via della Predosa, che tutta in discesa per circa 2 chilometri, conduce a San Prospero, tipico borgo collinare con l'antica chiesa. Il borgo ha una storia di grande interesse e raggiunse la massima importanza sotto la guida dei Da Cuzzano. In quel periodo la sede comunale era nella frazione di San Prospero mentre il mercato si teneva in quello che oggi è il capoluogo comunale Savigno. Ancora oggi San Prospero è chiamata "Savigno di Sopra".

Proseguendo il nostro cammino per il sentiero CAI 201, in ripida discesa per circa 2 chilometri, si raggiunge nuovamente Ponte Mario. 



(Fonte Valsamoggia.net e Zeula.com)



ANELLO DI TIOLA


Lunghezza: 13 kilometri


Dislivello massimo: 180 metri


Partenza: Piazza 2 agosto, Castelletto


Dalla piazza si segue un breve tratto di via Sant'Apollinare, fino ad incrociare via Bolognina da dove si seguirà il "sentiero dei calanchi". Questa via termina in una lunga cavedagna che si percorre fino ad arrivare ad una strada sterrata, via dei Calanchi, quindi si seguono le istruzioni del sentiero CAI 207.

Si lascia poi il sentiero per un breve tratto di via Monte Mauro, proseguendo fino alla chiesa di Maiola. Ritornati in località San Benedetto si intraprende poi nuovamente il sentiero CAI 207, che passa attravaerso un tratto boschivo fino a spuntare a Tiola (432 metri s.l.m.), antico borgo medievale che vanta una bella chiesa del xv secolo, dedicata a San Michele Arcangelo.

Ripreso il sentiero si segue via Puntiglia, sterrata ed in discesa. All'incrocio con la provinciale per Zocca si prosegue a destra per il sentiero CAI 201, che salendo per Montalogno, porta in località Sant'Agostino.

A questo punto si segue la strada d'asfalto per seguire fino a Mercatello, indi alla chiesa di Sant'Apollinare, costruita al centro di una suggestiva piana.

Da qui si prosegue fino a Castelletto e si ritorna al punto di partenza.


(Fonte Valsamoggia.net e Zeula.com)



ANELLO DI CASTELLO DI SERRAVALLE


Lunghezza: 10 kilometri


Dislivello massimo: 220 metri


Partenza: Borgo del Castello di Serravalle


Parco

Si inizia con la visita al borgo medievale, situato su di un poggio panoramico. Di antiche origini, nell'800 diede asilo a Carlo Magno, fu Feudo di Matilde di Canossa e conteso tra la ghibellina Modena e la Guelfa Bologna. Divenuto possesso di Bologna nel 1228 fu rafforzato e cinto di mura. Dell'antica forma si possono amirare l'ingresso medievale, la torre del 1523 e il palazzo signorile.Il castello venne poi adattato a dimora gentilizia intorno al '500 e rimase di proprietà dei Boccadiferro fino all'800.


Entro le mura vi sono case medievali e il duecentesco palazzo comunale, sede ora dell'Ecomuseo della collina e del Vino.


Borgo di Serravalle


Lasciato il borgo si segue via Benzone fino ad intersecare via Bottazzone che ci porta in località Cuculla.


Don un tratto in discesa ecco trovarsi a Cantarone. Seguendo la strada provinciale per Vignola, si devia a sinistra e dopo circa 300 metri a destra per via Cassola, seguendo il sentiero CAI 201.


Dopo breve discesa si passa un poccolo rio e si sale verso Cassolano. Passato il piccolo borgo si devia a sinistra per via San Michele e seguento ancora il sentiero CAI 201 si conclude l'anello a Castello di Serravalle.


(Fonte Valsamoggia.net e Zeula.com)